venerdì 4 maggio 2018

Recensione: Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos!


Ciao a tutti lettori!
Qualche giorno fa ho terminato Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos, edito Edizioni E/O e mi è piaciuto moltissimo! Non vedo l'ora di leggere i seguiti e ritornare in questo nuovo e fantastico mondo!
Ecco a voi la mia recensione, enjoy!💜

Titolo: Fidanzati dell'inverno (L'attraversaspecchi #1)
Titolo originale: Les Fiancés de l'hiver (Le passe-miroir #1)
Autore: Christelle Dabos
Editore: Edizioni e/o
Pagine: 504
Data di pubblicazione ITA: 18 Aprile 2018




Sinossi:
L’Attraversaspecchi Ã¨ una saga letteraria in tre volumi che mescola Fantasy, Steampunk e Belle Époque, paragonata dalla stampa francese alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman. Fa da sfondo un universo composto da 21 arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra. La protagonista, Ofelia, è originaria dell’arca “Anima”; una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra di loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.







Quando le illusioni spariscono rimane solo la verità.



Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos è stato proprio una boccata di aria fresca. Si percepisce l'evidente stile francese sin dalle prime frasi del romanzo e questa atmosfera mistica, fantastica, scherzosa e spirituale permane dall'inizio alla fine. Fiore all'occhiello di questo primo romanzo della trilogia edita Edizioni E/O sono stati i personaggi, le ambientazioni e lo stile di scrittura.
Per quanto riguarda i personaggi, questi sono tutti diversi dagli altri: ognuno ha il proprio background, la propria storia, la propria personalità e i propri obiettivi. Riuscire a scandire delle persone così diverse tra loro e non tradirle mai durante l'arco della narrazione è davvero un lavoro strabiliante. Ofelia naturalmente è la mia preferita: la sua crescita personale è percepibile a vista d'occhio ed è una delle cose che ho preferito di Fidanzati dell'inverno. Ho adorato tutta la famiglia di animisti, dal prozio fino alla zia Roseline. C'è chi ha dei modi sgarbati e altri più dolci, ma tutti amano e vogliono il meglio per Ofelia. Agli antipodi, invece, la famiglia dei Draghi di Thorn non vuole che vederlo morto, eccetto la zia Berenilde. Ogni persona della famiglie del Polo ha i propri obiettivi e non guarda in faccia a nessuno pur di poterli raggiungere. Thorn ha imparato ad escludere all'esterno ogni persona, riuscirà Ofelia ad avvicinarsi un po' e ad abbattere la sua corazza di ghiaccio e gelo?


Concentrato sulla propria colazione, il prozio non si rendeva conto dell'impatto che le sue parole avevano su di lei. Non era comunque facile capirlo perché Ofelia aveva un viso lunare su cui le emozioni affioravano raramente in superficie.


Altri elementi che ho amato di questo romanzo sono stati l'ambientazione e il world building. La Dabos ha creato un universo e una cultura dal nulla, architettando ogni elemento e ogni arca alla perfezione. In questo primo volume ci ha illustrato solo una minima parte delle bellezze di questo universo, quindi non vedo l'ora di scoprire le restanti nei prossimi volumi.
Io sono una fan degli intrighi di corte. Ho adorato The Winner's Curse proprio per questo motivo e non potevo non adorare anche Fidanzati dell'inverno. Ogni strategia non è visibile all'inizio però tutto prende una propria presenza e realtà verso la fine del romanzo e ogni mossa del gioco viene finalmente collocata al proprio posto.



Asciugò col guanto la condensa che aveva lei stessa provocato. Trattenne il respiro quando attraverso il merletto di brina e stalattiti colse uno scorcio di notte. Strani turbini lasciavano scie colorate tra le stelle. Era quella l'aurora boreale?"Quanto tempo è che non guardo il cielo?" si chiese affascinata.



Non so perché, ma io in questo libro respiravo pienamente Parigi: adoro la lingua e la narrazione francese e sono davvero felice di aver letto questo romanzo. Non so come spiegarvelo, ma mentre leggevo mi sembrava di essere da tutt'altra parte e mi ero immersa nella storia attraversando completamente le pagine come Ofelia attraversa gli specchi.

Se vi piacciono delle narrazioni evocative, descrittive, ironiche e che non si basano tanto sull'elemento romantico, ma sull'analisi e sulle relazioni tra i diversi personaggi, allora Fidanzati dell'Inverno è proprio scritto per voi.







Voto:

Ho bisogno del seguito adesso!!


-Mari

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